C’è una stanza un po’ magica. Una di quelle che nel momento che chiudi la porta dietro di te ti accorgi di essere in un ambiente così lontano e fantastico, così imprevedibile che potrebbe accadere l’impossibile. Una di quelle stanze in cui potrebbe nevicare dentro o sbocciarvi la primavera, potresti essere in pericolo da creature che ti vorrebbero togliere la vita o arrivare alla fine della tempesta a vedere che alla fine ciò che rimane è il cielo sopra le nostre teste.
Entra pure a vedere nella mia.
Ride. Falla ridere. Non arrabbiarti quando ride. Lasciala ridere. Quando ride sembra cresciuta senza alcuna piega di esperienza. Ricordatela così. Ricordatela con quella smorfia, con quella risata così fastidiosa quanto vera, tanto imperfetta quanto genuina. Che fastidio quella risata a singhiozzo. Ma tu, falla ridere. Che non appena si farà seria, vedrai tutte le pieghe del vissuto di cui è fatta.
Falla ridere. Ricordatela con quella smorfia.