Non esistono genitori perfetti, esistono però genitori che sanno donarti l'anima e amarti con tutto il cuore.
La voce dei giovani parla
Oggi abbiamo Elisa sul tema del rapporto con i genitori.
Se ti va, raccontaci la tua esperienza in merito al rapporto con i tuoi genitori.
Ho avuto un rapporto conflittuale soprattutto con mia mamma sin dagli 8 anni, perchè è molto morbosa e presente con i figli, mentre io cercavo sempre la mia autonomia. A 7 anni mi sono arrabbiata, perchè mi scelse dei vestiti per scuola che io volevo scegliere per me. Sono una persona che non ascolta i consigli e sulle cose ci deve sbattere il muso.
Nell’ultimo anno il rapporto è cambiato perchè prendendo la casa universitaria mi sono allontanata, staccata, ma al presentarsi di ostacoli, stress e litigi dentro la casa ho apprezzato ciò che mia mamma ha sempre fatto (anche se ha avuto poca comprensione emotiva dovuta al fatto che siamo diverse caratterialmente), tanto che ora sono felice di essere tornata a casa dai miei e poter passare una cena con loro, aiutandoli di mia spontanea volontà e con piacere; vedo il rapporto maturato.
Ciò che l’ha fatto maturare è il ripensare a tutte le cose che hanno fatto per me. A me sembrava soffocante, ma è il loro amore. Apprezziamolo e ringraziamoli.
Se dovessi dare un consiglio alla vecchia me è prendere, sì, la distanza, ma ricordare che anche se non hanno la nostra stessa sensibilità è perchè sono cresciuti in un’altra generazione.
Oggi a scuola veniamo educati emotivamente, siamo abituati a ragionare sulle emozioni che proviamo, loro no. A volte dobbiamo essere noi più sensibili di loro.
Secondo te, quali sono i doveri dei genitori verso i figli e i doveri dei figli nei confronti dei genitori?
Il dovere dei genitori verso i figli è la presenza.
In adolescenza ho avuto vicissitudini dopo le quali sono caduta in depressione e pensavo all’autolesionismo e al suicidio, ma non parlavo di questo con i miei genitori.
Tutte le sere prima di dormire leggevo con la musica nelle cuffie e tutte le sere mio padre si sedeva nel letto e quando gli dicevo che non volevo parlare mi diceva: “Tranquilla. Io resto qui sul letto finchè non ti addormenti.” Per tutto quel periodo non ha mai smesso di fare questa cosa. Per me questo è la presenza e l’amore di un genitore.
Più che dovere dei genitori verso i figli e dovere dei figli verso i genitori è quello che ogni genitore e figlio dovrebbe avere.
Quello dei figli è ascoltare. Ascoltare non nel senso di sentire ed eseguire, ma farne tesoro e ricordarcelo per tutta la vita; anche non mettendolo in pratica subito, e il tuo genitore sarà contento sapendo che quel consiglio ti ha protetto.
Per esempio, mia mamma voleva che facessi scienze umane, perchè portata per materie umanistiche. Io volevo fare ragioneria e l’ho fatta, ma ora faccio scienze della formazione primaria per insegnare ai bambini, quindi mi sono ricordata del suo consiglio, anche se sul momento ho ascoltato quello che volevo fare, mettendolo in pratica dopo.
Cosa ti senti di dire a quelli che hanno un brutto rapporto con i loro genitori?
Ho fatto diverse terapie dallo psicologo e una volta affrontavamo questo tema, e mi diceva che dopo i 18 anni non puoi più dire: “È lui che deve fare i passi verso di me”, perchè devi capire che la testa ce l’hai e al momento siete tutti adulti.
Questo vuol dire che come tu pretendi che loro ti comprendano, anche tu devi comprendere quello che loro non dicono. Anche tu devi accettare che sono fatti così e sforzarti di capire il loro funzionamento.
Per esempio sono una persona molto silenziosa e mi dava fastidio che mia mamma cantasse la mattina presto. Poi ho raggiunto un punto di incontro: nè il troppo silenzio nè un concerto.
l’affetto di parenti
amici e vicini
è tanto potente
quanto quello
di una relazione romantica
-Rupi Kaur
Intervistata: Elisa Castiglioni
Breve presentazione dell’intervistata:
Elisa ama il silenzio e la calma. Molto sensibile emotivamente, ma razionale.
Trova nell’arte un rifugio e una strada per ampliare il suo pensiero.
Articolo di Sara Manocchi