Ciò che più mi piace di una ragazza è il sorriso che le si può scrutare sugli occhi, quella luce che scioglie il cuore e lo apre all’immenso soltanto fissandola, la stessa che si può esplorare osservando le stelle.
Bella quasi stella
la pupilla dei tuoi occhi
brilla è luce che sfavilla
riempie cuore, testa e fogli
quiete che provvede è fede
emersa adesso che mi tocchi
elevi la psyke e il sorriso
sul mio viso pure oggi
l’iride fa festa
coi colori assai sfumati
sai che ci siamo trovati
i fati come amalgamati
corrisposti fuochi esposti
l’estasi sui fiori e i prati
giochi a dadi fra le liriche
dei flussi improvvisati
vivide e salvifiche
fra archetipi mischiati
flutti eterici esoterici
oltre il limite i tuoi baci
gratis crediti e ricredimi
fra i frutti assaporati
le tue labbra come tele
qua abbracciati siamo quadri
sfere pitturate
dall’amore e dal rispetto
verso il cielo è tale affetto
del tuo sguardo equo che osservo
l’eco spirituale espresso
sul complesso plesso, adesso
il testo è seme che va a tempo
assieme al battito del petto